Ti presento Prisca e la sua arte
Irene Leone, questo il nome all’anagrafe, è un’artista a tutto tondo. Ha fatto del suo amore per la musica e la scrittura la sua ragione di vita.
Quando il web crea sinergie allora vuol dire che è usato bene, e questo è uno di quei casi. Innanzitutto devo rivolgere il mio grazie a Roberta Ciapparelli, ideatrice e creatrice del blog Woman and the city, che ha proprio lo scopo di presentare e far nascere sinergie tra le donne e le loro attività. Grazie alla scoperta del suo gruppo Facebook sono entrata in contatto e ho conosciuto tantissime donne e artiste tra le quali c’è proprio Irene, per il web Prisca, un’artista a tutto tondo che spicca per la dolcezza e la delicatezza in tutte le forme d’arte attraverso le quali si esprime.
Chi è Prisca? raccontati brevemente, ai miei lettori
Sono musicista, pianista, insegnante di musica, autrice e cantautrice. Anche attrice, ho fatto teatro per più di dieci anni, anche se non ho mai voluto farne un mestiere, sfrutto le mie capacità attoriali nei miei live, leggendo i miei testi. Ho scritto anche diversi testi teatrali e partecipato a workshop di drammaturgia, purtroppo nessuno di questi testi ha poi effettivamente visto la luce su di un palcoscenico, ma chissà, forse arriverà il momento giusto anche per quello.
Quando hai cominciato ad appassionarti alla musica ? Hai studiato musica? Come è nata la tua passione per questa bellissima arte?
Ho iniziato a studiare pianoforte a sette anni. A casa mia tutti (io e i miei fratelli) dovevamo studiare pianoforte, faceva parte di quello che mio padre considerava la formazione di base per i suoi figli. Nessuno pensava, però, che sarebbe dovuto o potuto diventare un mestiere!! Ricordo perfettamente il momento in cui dissi ai miei genitori che volevo fare il conservatorio… fu uno shock. Poi, il mio percorso artistico e accademico fu molto sofferto. Ci fu un’interruzione dalla musica di diversi anni. Ho sempre sopportato poco certi aspetti, per non dire rigidità, legati allo studio della musica classica ed anche la pressione mentale e psicologica era tanta.
Sono un’insofferente, anche se determinata. Una combinazione terribile. Tra peripezie, alti e bassi, sono riuscita comunque a portare a termine gli studi e con il massimo dei voti: ho una laurea triennale di conservatorio e magistrale in musicologia. Ho sempre però dovuto fare anche altro, proprio negli anni di conservatorio ho iniziato ad approcciare alla scrittura e alla composizione di musica e canzoni.
Oltre che cantante / musicista, sei artista a tutto tondo, hai anche la passione per la scrittura e sei autrice di un libro. Vuoi accennare ai nostri lettori come invece è nata la passione per la scrittura?
Scrivere è sempre stata una necessità. Anche adesso è così: scrivo in continuazione. Devo mettere nero su bianco sentimenti, emozioni, pensieri. C’è tutto un mondo interiore in me che va continuamente sviscerato e la scrittura è uno dei modi per farlo. È sopravvivenza. Così come lo è la musica.
Dove trovi lo spunto per i tuoi scritti, siano essi in musica o su carta?
Fondamentalmente, la vita. È tutto molto autobiografico, anche se non descrittivo. Non ho una vita particolarmente interessante, è solamente il modo di viverla, leggerla, che dà il la a tutto.
Per un brano musicale, invece, è diverso. I riferimenti alla realtà non sono necessari. Basta un tema di poche note per ispirare un intero brano e i temi a volte appaiono nella mente senza motivo. A volte in sogno, a volte nella quotidianità. L’immaginazione musicale viaggia ad un livello più astratto. Poi, mettendo insieme la musica con le parole, nascono le canzoni. Che è un processo ancora più interessante, perché si prende un sentire piccolo piccolo, una sfumatura associata a un suono e forse una frase al massimo, e da lì si sviscera. “Devo scrivere una canzone su questa cosa” è il pensiero, io parto veramente da quattro note e tre parole al massimo, e di lì è tutta abilità e tecnica. Ma l’ispirazione è sottile. Più è sottile, più è interessante il lavoro di scrittura. Una ricerca.
Quanto c’è di te in ciò che scrivi in nota o in prosa?
Come dicevo prima, è tutto fondamentalmente autobiografico. Rispetto molto chi scrive su argomenti di tipo sociale o politico, ma io non riesco neanche ad avvicinarmi a quel tipo di scrittura. Manca completamente l’ispirazione. Ogni nota o parola scritta ha un sentire dietro che è personale al cento per cento e, il più delle volte, molto sofferto. La vera magia e abilità sta nel rendere tutto il più impersonale possibile. Perché scrivere di se stessi è una cosa che fanno tutti, ma la difficoltà sta nel rendere il tutto interessante per gli altri. E qui entra in gioco l’empatia. Le persone si identificano in quello che scrivi se tu sei brava ad allontanarti da te il più possibile per rendere un’esperienza o un sentire personale, invece, collettivo. Trovare quella nota in comune che ci lega, e ci fa sentire meno soli, è il vero scopo.
Che cosa ti senti di consigliare ad un giovane artista che si sta affacciando all’incontro con il grande pubblico adesso? Dai almeno tre consigli che ritieni importanti.
Il mio primo consiglio è di rinunciare immediatamente e vedere che succede. Se stai bene, rimani così. Se proprio non riesci a fare a meno di scrivere o suonare, allora, massima comprensione, continua a farlo nel modo più umile possibile. Un altro consiglio è quello di non sopravvalutare il proprio talento, se ce n’è, non crogiolarcisi dentro, non amarlo nemmeno troppo, ma prenderlo con distacco e sfruttarlo sicuramente, ma con saggezza e intelligenza. Il terzo è: studia. Studia sempre.
Questi sono i miei consigli ma non credo siano particolarmente utili per avere successo con il grande pubblico. Credo siano utili per crescere artisticamente e le due cose in questo momento storico non coincidono, purtroppo.
Grazie Prisca per esserti raccontata ai miei lettori sia sul piano umano che artistico. Sicuramente, possiamo spoilerarlo i miei lettori leggeranno ancora di te sulle mie pagine…. vi analizzerò, da lettrice, anche il libro di poesie scritto da Prisca “Pensieri sulla vita, l’arte, la musica e l’amore” edito da Albatros edizioni
Nel frattempo ricordo a tutti che potete trovare qualche curiosità di Irene sul suo sito https://www.priscacantautrice.com, su tutti i suoi canali social Facebook, Twitter e Instagram. E se volete ascoltare la sua voce cercatela e aggiungete alle vostre playlist e alle playlist collaborative i singoli di Irene che potete trovare qui su Spotify.
Buon ascolto a tutti!