Una vita rara da gestire? Difficile ma non impossibile.
Questo sito è nato anche per far conoscere le difficoltà di chi convive con una malattia rara sin da adolescente, con tante difficoltà ma soprattutto con qualche soddisfazione. Non è facile parlarne. Non è facile aprirsi davanti ad un pubblico, tantomeno, lo è farlo davanti uno schermo che non ti fa vedere la faccia di chi leggerà queste parole. E’ doveroso farlo e l’ho capito, nonostante l’intento primario dell’apertura di questo blog fosse anche questo, giovedì 14 marzo a Milano. Perché quel giorno? L’ho capito in occasione di quel giorno quando Barbara Reverberi, founder di Freelance Network Italia, della quale anche io orgogliosamente faccio parte, mi ha chiamata a parlarne durante un evento, da noi del network curato appositamente per presentarci, inserito nella programmazione della Milano Digital Week.
Che cosa vuol dire essere freelance ed essere raro?
Che cosa vuol dire, per me, essere un freelance raro?
Partiamo dalla precisazione che essere freelance può essere una scelta o può essere uno status nella quale, magari involontariamente, ci si è trovati dopo anni di collaborazione lavorativa. La mia è stata una via dei mezzo, una scelta che però ora benedico anche perché mi ha fatto incontrare nel tempo, grazie anche ai corsi di aggiornamento dell’O.d.G., un gruppo di colleghe e colleghi meravigliosi, dai quali ho imparato molto e dai quali ho appurato che essere Freelance non è una condizione da sfigato e solitario ma piuttosto essere professionista con tanti supporti pronti ad aiutarti. Nel mio caso ero più sola quando lavoravo insieme ad altri. “Insieme è meglio” non è solo il motto che si è scelto per il FreelanceNetwork ma è una meravigliosa realtà.
Il punto però è cosa vuol dire essere per me essere freelance raro. Bene, cominciate a capire che se per una persona normale gestire l’agenda dei vari appuntamenti è, in certi periodi, difficoltoso, per noi è una corsa, un affanno giornaliero. Si, perché i nostri impegni, la nostra agenda lavorativa e personale può essere stravolta da un momento all’altro causa difficoltà e problematiche dell’ultimo minuto.
Allora come sopravvivere? Non ho la ricetta perfetta, ma sicuramente, sono sempre stata certa, ed ora più che mai, che noi freelance rari abbiamo bisogno di calma e di fare delle scelte. Scegliere soprattutto le persone, i tempi e le modalità con le quali svolgere semplici o difficili compiti… perché ciascuno di noi ha bisogno dei tempi e dei modus operandi diversi. Io ho trovato il mio habitat nell’attività freelance e soprattutto nei meravigliosi colleghi del gruppo del Freelance Network che mi supportano e mi danno la carica. Questo blog serve a raccontare anche per raccontare e far conoscere anche attimi della mia vita da freelance raro. Una vetrina, un’anteprima di un progetto mio più ampio che spero prenda piede…
Questo e altro lo scoprirete leggendo il mio blogzine. Stay tuned!