Oltre la Foschia di Gaia Tamagnini: recensione e intervista all’autrice
Ho avuto il piacere di leggere “Oltre la foschia di Gaia Tamagnini. Un libro che cattura e fa riflettere dalla prima all’ultima pagina. Un libro, una storia che fa commuovere e che si percepisce prenda spunto da situazioni realmente vissute dall’autrice.
Un intreccio di personaggi e vicende articolate ben descritte dall’autrice e di scorrevole lettura. Sin da quando sono incappata in un post dell’autrice di Instagram, ho capito che era una storia da leggere e da far conoscere e così, contatta l’autrice le ho proposto l’intervista che, gentilmente mi ha concesso, e che potrete trovare di seguito.
D:Come è nata l’idea che ti ha portato a scrivere questo libro?
È nata in modo spontaneo quando ho iniziato a scrivere come una sorta di
diario, molti anni fa, mentre stavo uscendo da un brutto periodo molto difficile
della mia vita.
D:Si percepisce, leggendo il tuo libro, che molto di quello che è stato
scritto è basato su una storia vera: quanto c’è di Gaia nel libro?
Sì, è una storia parzialmente vera. Molti fatti fino alla fine del libro sono
autentici. La protagonista, Soleil, riflette molti aspetti di me. Condivide la mia
disabilità sensoriale e visiva, il carattere un po’ ingenuo e sensibile, e le difficoltà
che sta affrontando nella sua vita. Soleil rappresenta anche la mia allegria e il
mio coraggio nel rimettermi in gioco dopo il fallimento del mio matrimonio.
D:La struttura del libro ha molti capitoli, storie e personaggi che si
intrecciano. É nato esattamente così? O la struttura del libro ha
preso corpo man mano che venivano le idee? Ci spieghi un pò del
processo creativo?
Il libro è nato scrivendo pagina dopo pagina quasi di getto, come un diario, come
ho già detto nella prima domanda. Man mano che procedevo nella scrittura,
aggiungevo spontaneamente le idee che mi venivano in mente. La struttura del
libro si è sviluppata progressivamente, integrando le invenzioni che emergono
dal mio cuore durante il processo di scrittura.
D:Parliamo di te e della tua passione per la scrittura: quando e come
è nata? Quando hai capito che le storie da te scritte potevano
essere pubblicate, diventando finalmente un libro?
La mia passione per la scrittura è nata quando avevo dodici anni, grazie a una
mia ex compagna di classe che mi ha introdotto alla lettura di romanzi per
ragazzi, soprattutto quelli che esploravano misteri e segreti del passato, un genere che entrambe amavamo. Abbiamo iniziato a scrivere e scambiarci
capitoli di racconti, prendendo ispirazione dai nostri compagni di classe. È così
che ho cominciato ad esercitarmi nella scrittura.
Nel 2014, ho fatto una scoperta fondamentale grazie ad alcune conoscenze: era
possibile pubblicare libri su internet. Questo momento ha segnato il mio esordio
nel mondo della scrittura con il romanzo “Tutto cominciò dalla finestra”, una
storia paranormale che ha rappresentato l’inizio del mio percorso come autore.
È stato incredibilmente emozionante tenere tra le mani il mio primo libro
stampato con una copertina completa.
D:Questo libro è dedicato ad una persona in particolare, Angelo, lo
citi all’inizio. È stata una figura importante nella tua vita? È in
qualche modo una figura presente nel libro attraverso uno dei
personaggi inseriti nella storia?
Sì, ho dedicato questo libro ad Angelo perché è stato una figura significativa
nella mia vita. Nonostante la brutta situazione da cui stavo uscendo, Angelo,
inconsapevolmente, mi ha aiutato a emergere da quel tunnel oscuro. Ho scelto di
dedicargli questo romanzo perché solo attraverso la stesura del libro ho saputo
della sua scomparsa molti anni dopo. Il libro era stato completato anni fa ma
non era mai stato pubblicato. Sono convinta che sia stato lui a spingermi a
rileggerlo fino alla fine, per farmi sapere della sua scomparsa e per ricordarmi
che è sempre presente, ovunque sia come mi aveva promesso. In effetti, Angelo è
presente in uno dei personaggi del libro, che ho modellato basandomi sulla sua
persona.
D: C’è uno o più personaggi ai quali sei legata? E perchè?
Sì, ci sono alcuni personaggi ai quali sono particolarmente legata. Uno di questi
è Don Francesco, che è uno dei personaggi principali del mio romanzo. Don
Francesco è stato per me un importante punto di riferimento e guida spirituale
nella vita reale. Inoltre, Aphelio è un altro personaggio a cui sono molto legata,
poiché mi ha aiutato significativamente durante un periodo difficile.
D: Questo libro arriva dopo un altro libro “il volo della libertà”, che ha
visto una nuova ristampa quest’anno. Le storie hanno un filo
conduttore comune?
Sono due storie diverse, ma con dei temi simili. Entrambe affrontano le sfide e
gli ostacoli delle persone con disabilità fisiche nella società. “Il volo della libertà”
è principalmente un giallo, mentre “Oltre la foschia” è un romanzo più completo
che esplora questi temi in modo più approfondito.
D: A chi consigli la lettura di questo libro?
Consiglio la lettura di questo libro a tutti dai 15 anni in su. È adatto a chi è
interessato a storie che affrontano temi come la resilienza personale, le sfide
delle persone con disabilità e la crescita emotiva. È anche indicato per chi ama
romanzi che mescolano elementi di giallo con profonde riflessioni sulla vita e
sulle relazioni umane.
D: Sei una donna a cui la vita non ha risparmiato la sofferenza: hai mai o pensi che la tua condizione possa essere un ostacolo per il mondo editoriale?
Sì, purtroppo la mia condizione di handicap visivo e sensoriale può rappresentare un ostacolo
in certi aspetti del mondo editoriale. L’impossibilità di partecipare a programmi
televisivi per promuovere il libro e di fare presentazioni nelle librerie in Italia
sono opportunità che spesso sono limitate a causa delle difficoltà legate alla mia
disabilità. Tuttavia, ritengo che sarebbe importante implementare delle
agevolazioni o supporti speciali per aiutare persone come me a superare queste
barriere. Ad esempio, potrebbero essere previsti servizi di lettura assistita
durante le presentazioni pubbliche o strategie digitali per raggiungere un pubblico più vasto online. Queste iniziative non solo migliorerebbero l’accessibilità nel mondo editoriale, ma permetterebbero anche alle voci e alle esperienze delle persone con disabilità di essere meglio rappresentate e apprezzate nella letteratura
D: Che messaggio vorresti arrivasse attraverso la lettura del tuo libro?
Vorrei che attraverso la lettura del mio libro, le persone “normali” comprendessero che anche noi disabili desideriamo una vita normale e siamo capaci di realizzare grandi cose, nonostante le nostre sfide. Mi piacerebbe che le persone non disabili non avessero paura di noi, come accade spesso, ma che ci conoscessero veramente, andando oltre le apparenze superficiali. Il titolo del mio ultimo romanzo suggerisce proprio questo concetto: dobbiamo andare oltre la
cortina delle apparenze. Inoltre, vorrei trasmettere il messaggio che, essendo non
udente, riesco a esprimere meglio i miei sentimenti attraverso la scrittura. Nel romanzo, ci sono molte situazioni in cui Soleil comunica i suoi sentimenti tramite messaggi e email, dimostrando quanto possano essere efficaci questi mezzi di comunicazione per esprimere emozioni profonde.
D: Che messaggio ti senti di dare a chi vorrebbe vedere pubblicato il suo libro? Tre consigli a chi si sta approcciando alla stesura di un libro.
1 . Scrivi con spontaneità e passione: Non forzare mai la scrittura. Lascia che
l’ispirazione fluisca naturalmente. La storia deve essere coinvolgente e in grado
di catturare l’attenzione del lettore, evitando lunghe descrizioni che potrebbero
annoiarlo o trame troppo banali.
2 . Rimani fedele alla tua voce e al tuo stile: Sii autentico e scrivi con il cuore.
Non cercare di imitare altri autori; la tua unicità è ciò che renderà il tuo libro
speciale. Trova il tuo tono e il tuo stile distintivo, e lascia che la tua personalità
emerga attraverso le parole.
3 . Revisiona e cerca feedback: La revisione è cruciale. Rileggi e modifica il tuo
manoscritto più volte per perfezionarlo. È prezioso ottenere feedback da beta
reader o altri scrittori, anche se trovare uno serio non è sempre facile. Questo
feedback esterno può offrire una prospettiva nuova e aiutarti a migliorare la
trama, i personaggi e lo stile.
D: Ti senti di consigliare il selfpublishing o pensi che essere
supportata da una casa editrice possa fare la differenza. Racconta la tua esperienza.
Per mia esperienza, sia le case editrici piccole e medie che il self-publishing offrono limitato supporto nella promozione del libro e non forniscono alcun finanziamento. Ho scelto il self-publishing con Youcanprint perché almeno mi fornisce un piccolo guadagno per ogni copia venduta e mi dà una gratificazione personale per il lavoro svolto. Inoltre, ho ricevuto apprezzamenti sinceri e commenti positivi da parte dei lettori, ilche è estremamente gratificante per me.