Intervista a Michelangelo Di Gennaro, Il Divulgatore di Poesie
La nostra bella Italia è piena di giovani talentuosi con l’estro creativo e la penna in fermento, autori di volumi, a volte pubblicati da giovani case editrici, a volte in selfpublishing, desiderosi di diffondere bellezza e cultura, aspirando, perchè no, ad un successo e un riconoscimento che possa partire dalla propria realtà locale ed espandersi via via, sperano, a livello nazionale ed internazionale.
È questo il caso di Michelangelo Di Gennaro, autore del libro “Il Divulgatore Di Poesie” che abbiamo intervistato nei giorni scorsi cercando di carpigli curiosità, metodo di scrittura, consigli per i tanti giovani che come lui vogliono approcciarsi a questo mondo
Chi è Michelangelo? Presentati al pubblico dei miei lettori.
Sono un 45enne, che non ha mai perso il legame col suo fanciullo interiore!
Mi sono imposto di cercare di vivere la vita con l’entusiasmo fanciullesco e di non perdere mai la capacità di trovare la meraviglia insita anche nelle piccole cose, nonostante la vita mi abbia spesso messo di fronte a tante difficoltà. Non ho mai smesso di interessarmi allo studio della cultura e leggo e scrivo tantissimo per restare sempre informato e per continuare ad imparare, perché sono una spugna che assorbe continuamente il sapere.
Per questo alcuni famigliari ed amici mi appellano come “Il Divulgatore”.
Da quanto sei appassionato di scrittura? Come è nata la tua passione?
Sono appassionato di scrittura da quando ho imparato a leggere e scrivere all’età di 5 anni! Pur non avendo frequentato la scuola materna, i miei genitori mi insegnarono a leggere (con i fumetti di Topolino) e successivamente a scrivere.
Difatti a 6 anni in prima elementare, la mia maestra mi disse che avevo le stesse capacità di un bambino di quinta elementare!
Sin da bambino inventavo varie tipologie di racconti, ma ho cominciato a scrivere ad 11 anni, appena iniziate le scuole medie… solo che scioccamente, non credendo in me stesso, cestinai tutti i miei scritti.
Però fortunatamente ho conservato tutti i miei scritti dai 14 anni in poi.
Quale genere ti viene più spontaneo scrivere: narrativa o poesia o è indifferente?
Scrivo indifferentemente tutti i generi!
Tutto ciò che la mia mente partorisce, viene trascritto.
Trascrivo soprattutto quando imparo nuove cose o qualcosa attira la mia attenzione
Come nascono le tue poesie? Scrivi di getto? Ti appunti parole, frasi sensazioni e poi le sviluppi?
Dipendo molto da ciò che le mie emozioni riescono a captare, soprattutto quando sento parole o frasi che ritengo siano le “chiavi” per innescare il motore nel mio cervello!
Quindi effettivamente scrivo di getto, oppure mi appunto le parole chiave che innescano emotività tali da essere descritte sotto forma di poesie o scritti che sviluppo successivamente.
Quando preferisci prenderti un momento per scrivere? Mattina o pomeriggio
Non esiste un momento preciso, ma il momento giusto!
Infatti capita sovente che mi svegli di notte e che appunti qualcosa su un block notes che ho sempre a portata di mano! Stessa cosa succede anche negli altri momenti della giornata, che sia al mattino, a pranzo o cena, o magari anche sotto la doccia! (Rido 😀)
Se mi capita di essere fuori casa, registro un vocale sul cellulare e successivamente trascrivo!
Hai un rituale, una routine di scrittura: in silenzio, a lume di candela, con musica di sottofondo? Quale?
Innanzitutto premetto che in ogni processo creativo in casa, è sempre presente con me il mio fratellino “peloso” Mogio (cane di razza carlino)! Lui è inesorabilmente testimone del tutto (anche in questo momento è accanto a me, mentre schiaccia un pisolino).
Non ho un rituale ben definito, perchè mi trovo bene in varie situazioni!
Scrivo con la tv o la radio accesa in sottofondo. Se mi accompagno con la musica, ascolto The Beatles, Abba, Queen, I Bee Hive gruppi Jpop, sigle di cartoni animati, musica classica e qualsiasi altro genere che trovo stimolante al momento!
Spazio con varietà musicali differenti.
Il tuo sembra essere uno stile personale. Scrivi poesie che narrano sentimenti puri, autentici. Non usi spesso le rime o quantomeno non in modo studiato. Detto questo, ti ispiri comunque ad un autore moderno o del passato?Hai un tuo modello di riferimento?
Ho uno stile personale che può anche attingere ad altri stili poetici, ma è tutto frutto dell’ispirazione emotiva del momento!
Ho sempre pensato che la spontaneità sia alla base della poesia, perché se ci si pone l’idea di utilizzare una struttura poetica definita, si rischia di incorrere in uno scritto sterile… ovviamente sia chiaro che questo è solo il mio punto di vista.
Come già detto non uso modelli di riferimento, però posso dire che Giuseppe Ungaretti, Giacomo Leopardi e Luigi Pirandello abbiano lasciato un’impronta nel mio cuore e credo che sicuramente qualcosa di loro sia presente (in modo conscio o inconscio) nelle mie poesie.
Quando e come è scattata in te la voglia di pubblicare le tue poesie? i tuoi racconti visto che sei autore di un altro libro
Ho scritto spesso poesie per dar voce ai miei sentimenti, ma negli ultimi due anni ho sentito la necessità di scriverne in gran quantità! Non avevo intenzione di pubblicarle, ma mia sorella maggiore Lia (illustratrice ufficiale delle copertine dei miei libri) notando che ne avessi scritte molte, mi ha consigliato e proposto di farne una raccolta! (Grazie Lia!)
A chi si rivolge questo libro di Poesie? Avevi in mente un pubblico in particolare al quale rivolgerti?
Credo che “Il Divulgatore di Poesie” sia adatto a tutte le persone che amano i buoni sentimenti! Alcuni lettori mi han detto di essersi ritrovati in molte delle mie poesie…
Credo sia logico, perché ho abbracciato tutto lo spettro emotivo.
La poesia è un genere, secondo te, ancora diffuso tra i giovani o è un genere di nicchia?
La poesia potrebbe essere considerata vetusta o un genere di nicchia, ma ho notato con piacere che la gente la sta riscoprendo e che alcuni giovani la stanno abbracciando, sia come lettori che come scrittori
Quali consigli ti senti di dare ai giovani che come te desiderano scrivere un libro?
Dunque bisogna scrivere e pubblicare innanzitutto per un piacere personale, perché vi assicuro che è una bellissima emozione stringere fra le mani la copia del proprio libro! Ho sempre provato immensa gioia nel momento in cui ho visto la prima copia stampata!
Se volete scrivere e pubblicare per diventare ricchi e famosi, allora lasciate perdere l’Idea… ma se volete scrivere innanzitutto per esporvi e far conoscere la bellezza delle vostre parole, allora procedete! La notorietà arriverà al momento giusto, se ovviamente vi muovete con la giusta pubblicità…
Se vi affidate ad un’addetta stampa capace, vi assicuro che comincerete a suscitare l’interesse dei mass media!
Quali sono i tuoi progetti o desideri futuri? Bolle in pentola qualche altro tuo scritto?
Ho parecchi progetti futuri ed in pentola bolle più di uno scritto.
Sto scrivendo e raccogliendo nuove poesie (comprese inedite mai pubblicate) e sono in scrittura di altri libri, fra cui uno di racconti!
Per il mio futuro come autore e scrittore, vorrei tanto diventar noto anche solo a livello locale/regionale, con presentazioni in merito al mio libro di poesie ed anche relative al mio primo libro di fantascienza per ragazzi dal titolo “Non c’è mai abbastanza tempo… per vivere tutto il tempo della vita”.
A tal proposito, concludo consigliandovi di acquistare i miei libri su Amazon!
Grazie Michelangelo per averci concesso l’intervista e in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!